Uno dei principali cambiamenti proposti nella nuova generazione di TCO Certified è un nuovo approccio alla riduzione del contenuto di sostanze pericolose in computer, schermi e altri dispositivi elettronici. Oltre a non concentrarsi solo sulle sostanze vietate, la bozza propone l'aggiunta di un Elenco delle sostanze accettate, che specifica le sostanze che sono state valutate e dichiarate come alternative più sicure.

Sostanze non alogenate. Necessità di migliori informazioni

I ritardanti di fiamma alogenati, che rappresentano un pericolo accertato per la salute umana e per l'ambiente, sono stati in gran parte eliminati dai prodotti IT. TCO Certified si è impegnata in questo senso fin dagli anni Novanta. Mentre lo sforzo per eliminare gli alogeni continua, la nuova bozza di TCO Certified esamina più da vicino anche le sostanze non alogenate che vengono ora utilizzate per sostituirli.

È urgente informarsi meglio su queste sostanze alternative e assicurarsi che gli additivi utilizzati non comportino ulteriori rischi. La bozza di nuova generazione TCO Certified propone quindi nuovi criteri per le sostanze non alogenate. L'obiettivo è quello di aumentare la conoscenza dei loro impatti sull'uomo e sull'ambiente e di favorire il passaggio a sostanze alternative agli alogeni meno pericolose.

GreenScreen per aiutare l'industria a scegliere sostanze più sicure

La bozza propone l'eliminazione graduale dei ritardanti di fiamma non alogenati indicati come più pericolosi e la creazione di un elenco di sostanze accettate per le sostanze dichiarate come alternative meno pericolose. A tal fine, proponiamo l'uso del GreenScreen® for Safer Chemicals, un metodo di valutazione comparativa dei rischi chimici sviluppato dall'organizzazione no-profit Clean Production Action (CPA).

La metodologia GreenScreen fornisce un approccio strutturato alla valutazione di una serie completa di dati sulla salute e sulla sicurezza umana e ambientale.

Utilizzando GreenScreen, l'industria sarà in grado di identificare più facilmente le sostanze che sono state testate e valutate e che possono sostituire in modo più sicuro quelle che si sono dimostrate più pericolose per l'ambiente e la salute umana.

Metodologia GreenScreen e proposta di inclusione in TCO Certified

GreenScreen si basa sull'approccio DfE dell'EPA statunitense e su normative come il REACH dell'UE e presenta diversi vantaggi:

  • Prende in considerazione diverse fasi del ciclo di vita della sostanza chimica, come la trasformazione o i prodotti di degradazione, e include anche la valutazione ambientale.
  • Tiene conto di nuovi studi e nuovi dati. I benchmark sono validi solo per 3 anni.
  • Considera 18 endpoint ambientali e di salute umana
  • Contribuisce a colmare le lacune di dati fornendo incentivi alle aziende per la produzione di dati, in quanto le sostanze chimiche che mancano di dati importanti vengono declassate a un benchmark inferiore o considerate "non specificate".

La metodologia è liberamente e pubblicamente accessibile, trasparente, sottoposta a revisione paritaria e si basa su una logica decisionale strutturata che riduce le complesse valutazioni dei pericoli a una tabella dei pericoli di facile comprensione. La metodologia assegna quindi alla sostanza chimica uno dei quattro possibili parametri di riferimento, a seconda del livello di preoccupazione.

Parametri di riferimento - GreenScreen per sostanze chimiche più sicure


La bozza propone che i prodotti TCO Certified possano contenere solo sostanze a cui è stato assegnato un benchmark GreenScreen 2 o superiore e che sono presenti in un elenco proposto di sostanze accettate TCO Certified .

La valutazione della sostanza deve essere effettuata da un profilatore autorizzato approvato da Clean Production Action e inviata al TCO per l'inserimento nel sito TCO Certified Accepted Substance List .