Utilizzando TCO Certified, generation 8, si invia un chiaro messaggio all'industria per la tutela dei diritti umani, la lotta alla corruzione e la protezione dei diritti dei lavoratori.
Due miliardi e mezzo di persone utilizzano quotidianamente gli smartphone. Sapevate che gli smartphone sono collegati a conflitti e violenze a causa di minerali come stagno, tantalio, tungsteno e oro? Questi minerali sono spesso chiamati "minerali dei conflitti", poiché vengono estratti in aree colpite da conflitti, dove sono frequenti le violazioni dei diritti umani.
Nella quinta puntata della nostra serie di webinar 2016 sull'IT sostenibile, facciamo un'immersione profonda nell'economia circolare e nei prodotti IT con Annachiara Torciano e Louise Koch. Osserviamo da vicino lo stato attuale degli approcci politici all'economia circolare e cosa significa per lo sviluppo di prodotti IT più sostenibili.
L'imposta chimica sull'elettronica è rivolta a sostanze con effetti negativi noti, mentre lascia spazio a sostituti non testati e probabilmente più rischiosi.
Non ci vuole un genio per capire che i prodotti elettronici sono più diffusi che mai. È possibile invertire la tendenza dei rifiuti elettronici?
Nel primo della nostra serie di webinar sull'IT sostenibile del 2016, abbiamo scoperto di più sulle sostanze tossiche nei prodotti IT.
Pubblicheremo le versioni on-demand delle presentazioni del Sustainable IT Summit 2015 in 3 parti. Nella seconda parte, il Dr. Mark Rossi della Clean Production Action, con sede negli Stati Uniti, fornisce una panoramica del GreenScreen per le sostanze chimiche più sicure.
In un nuovo rapporto pubblicato dall'Università delle Nazioni Unite, i rifiuti elettronici globali hanno raggiunto livelli record. Nel 2014 sono stati generati 41,8 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, alimentando le preoccupazioni per i crescenti rischi per la salute pubblica, la conservazione delle risorse e l'ambiente.
Le organizzazioni che utilizzano l'IT sono sempre più alla ricerca di prodotti informatici che siano preferibili dal punto di vista ambientale e realizzati in condizioni socialmente responsabili. Tuttavia, la riduzione dei cicli di produzione e la crescente domanda di nuove tecnologie esercitano una pressione sempre maggiore sull'industria e sulla sua complessa catena di fornitura per fornire nuovi dispositivi in tempi più rapidi e a costi inferiori. Il risultato è che spesso le condizioni di lavoro nella produzione di elettronica sono inadeguate, con orari di lavoro prolungati, salari bassi e mancanza di misure di salute e sicurezza. Il problema è diffuso e ben pubblicizzato attraverso il monitoraggio dei media e delle ONG.
Un nuovo studio sugli effetti dei rifiuti elettronici sulla salute umana rivela gravi conseguenze negative per coloro che smantellano e maneggiano componenti elettronici dismessi. Lo studio, pubblicato dal Royal Institute of Technology di Stoccolma, in Svezia, descrive nei dettagli che i lavoratori, alcuni dei quali di età pari a sei anni, sono abitualmente esposti a materiali pericolosi e all'inalazione di gas tossici attraverso la manipolazione diretta dei componenti elettronici dismessi. Le persone colpite da questa crisi sanitaria si trovano per lo più in aree in cui la conoscenza dei rischi per la salute è scarsa e in molti casi non esiste un'assistenza sanitaria di base o una protezione sociale.